Nel 2012 è entrato in vigore, anche in Italia, il Regolamento internazionale di allevamento della FCI.
Tale codice ha due principali scopi:
- disciplinare l’accoppiamento tra cani: per cominciare possono accoppiarsi i cani che presentano le caratteristiche standard di razza, senza difetti genetici o problemi comportamentali di possibile trasmissione ereditaria;
- regolare i rapporti tra i padroni che dovranno sottoscrivere un contratto scritto che individui tutti i dettagli.
È importante specificare che tutti i costi relativi al mantenimento della fattrice, quando si trova presso il proprietario dello stallone, ed eventualmente anche tutti i danni da essa arrecati, sono a carico del proprietario della cagna. È quindi responsabile il proprietario o il possessore dell’animale.
In caso di morte della fattrice presso il domicilio del proprietario dello stallone, spetta a quest’ultimo sostenere le spese veterinarie per accertarne la morte, nonché informare il proprietario della femmina. Nel caso in cui il decesso sia imputabile al proprietario dello stallone, per un qualsiasi motivo, questi deve risarcire i danni.
Una volta scelto lo stallone, solo questi deve montare la cagna. Nel caso in cui la monta non avvenga, il proprietario dello stallone non può far montare la cagna da un altro cane, senza il consenso del proprietario della stessa. Nel caso invece in cui si verifichi la monta da parte di un altro stallone, non solo sarà vietata nuovamente la monta dallo stallone prescelto, ma il proprietario dello stallone dovrà risarcire il proprietario della fattrice della monta errata.
Importante ai fini della monta, è il certificato, nel quale il proprietario dello stallone dichiara di aver assistito direttamente all’atto. Il documento deve contenere una serie di informazioni necessarie, come gli estremi identificativi dei cani, nonché quelli dei proprietari.
Al proprietario dello stallone spetta una ricompensa per la monta e tale ricompensa può essere sostituita dal possesso di un cucciolo solo previo accordo scritto.
Nel caso in cui dopo la monta, la fattrice non resti gravida, devono essere concordate prima, nel contratto, le condizioni (per esempio il proprietario dello stallone potrà consentire una seconda monta gratuita, oppure restituire una parte del compenso). Nel caso invece in cui lo stallone sia sterile, allora si deve ricompensare il proprietario della fattrice.
L’inseminazione artificiale può essere consentita solo in alcuni casi, per preservare determinate caratteristiche della razza, e solo tra soggetti nati naturalmente. Nei casi di inseminazione artificiale, le spese di raccolta dello sperma sono a carico del proprietario della cagna.
In generale sarà il proprietario della femmina ad allevare il cucciolo, a meno che nel contratto non sia specificato diversamente. I cuccioli nati da cani di razza pura, in possesso di regolare pedigree, sono considerati anch’essi di razza pura. Ricordiamo infine che i cuccioli devono essere registrati secondo le norme di ciascun paese. La registrazione avviene da parte del proprietario della fattrice, ed i documenti relativi allo stallone devono essere consegnati dal proprietario dello stesso a quello della cagna in modo gratuito.
L’osservanza di un codice etico è utile per non compromettere la selezione secolare che una razza porta nel suo bagaglio genetico. Patrimonio da tutelare, conservare e migliorare nelle tre principali caratteristiche: salute, morfologia ed indole.
Prima di ogni altra cosa, infatti, qualsiasi cane (maschio o femmina) deve arrivare al momento della monta in piena salute e con tutte le vaccinazioni effettuate, in età matura, tale da non compromettere il suo sviluppo psicofisico futuro. Per la femmina, in particolare, è necessario che un mese prima sia sverminata efficacemente, con il richiamo dei vaccini e in peso forma.
Altro aspetto da considerare è la giusta età per poter far accoppiare il proprio cane ovvero
solamente al raggiungimento della sua maturità psico/fisica evitando di compromettere il suo sviluppo:
- Per il maschio, l’età è abbastanza relativa, 18/24 mesi vanno bene per poter iniziare a far qualche monta, per smettere intorno agli 8 anni (10 anni casi rari).
- Per la femmina, il discorso cambia, visto che sarà poi Lei a portare avanti la gravidanza e tutto lo stress che ne comporta. Per non comprometterne il suo futuro vivere salutare, ci sembra opportuno che, il 4° calore o 30 mesi di età, possa essere un periodo minimo sufficientemente corretto e gli 8 anni il suo periodo massimo.
Uno dei principali requisiti da verificare per una “base corretta” di partenza nell’idea di far accoppiare il proprio cane è quello di essere in possesso del Pedigree ROI (ENCI ) o equipollente straniero; in caso affermativo, avete l’elemento determinante per poter proseguire nell’idea di un corretto accoppiamento, in caso negativo è meglio per il bene della razza lasciar perdere.
I requisiti sanitari sono un altro elemento fondamentale. La maggior parte delle tare genetiche sono riscontrabili solamente in età avanzata (6/36 mesi) del cane quindi la maggior parte delle volte si riscontrano solo a “frittata fatta”, cioè quando è impossibile emotivamente e razionalmente liberarsi del cane.
Questo non deve essere motivo di abbandono anche perché nel 95% dei casi non complica la vita quotidiana del cane o è rimediabile via veterinaria. Allo stesso tempo non è pensabile poter riprodurre un soggetto “non sano”.
Il motivo che spinge l’appassionato ad effettuare tali controlli è la correttezza nell’avere la minor percentuale possibile di rischio che nascano dalla monta soggetti non sani, affetti da un più o meno grave difetto genetico, salvaguardando la razza e la sua corretta selezione da una parte e tutelando il futuro proprietario del cucciolo da un “calvario veterinario” per le patologie più gravi.
Tra le patologie da considerare e i controlli da effettuare troviamo:
- La Displasia dell’Anca che è una malattia poligenica e multifattoriale. La sua lettura ufficiale (viene anche riportata sul Pedigree del cane) viene effettuata in Italia da 2 Associazioni Veterinarie, FSA ed AIVPA. Per poterla effettuare bisogna recarsi da un Veterinario abilitato. La si deve fare sul cane di almeno 12 mesi di età, una sola volta nella vita e in anestesia totale. I suoi costi sono fissati dall’Associazione. E’ possibile effettuare una lastra preventiva intorno ai 5/7 mesi di vita del cane così da poter intervenire per tempo in caso di patologie gravi;
- la Displasia del Gomito per la quale vale lo stesso discorso fatto per quella dell’Anca;
- il controllo dei denti da effettuare prima di fare accoppiare il proprio cane, un riproduttore sano è colui che ha una dentatura completa e con una chiusura corretta definita (chiusura a Forbice);
- il test audiometrico ( B.A.E.R. TEST) che sarebbe ottimale effettuarlo sui cuccioli dai 60 giorni in poi, su entrambe le orecchie.
Altro aspetto importante è l’ accordo tra le parti, non esistono regole ufficiali e/o scritte, consuetudini inserite in un codice etico astratto noto a tutti gli appassionati/allevatori. Di seguito alcune consuetudini da tenere presente:
- Non esistono accordi taciti;
- Tutte le decisioni vanno prese prima dell’effettiva monta, Se volete essere sicuri di evitare le incomprensioni potete anche scrivere tale accordo apponendo (così da accettarne le condizioni) le vostre firme con la data ed il luogo;
- Gli spostamenti normalmente toccano alla fattrice, questo perché essendo in calore non dovrebbe crearle alcun problema della ‘novità’ intesa come ubicazione della monta mentre al maschio potrebbe creare qualche inibizione;
- L’usanza più comune un tempo è da dove si potrebbe iniziare a discutere: ai proprietari del maschio spetta 1 cucciolo ogni 3 (intesa come 1 cucciolo sino a 5 (partoriti/vivi), 2 sino a 7 (partoriti/vivi), 3 sino a 9 (partoriti/vivi), oltre 9 (partoriti/vivi) spettano sempre 3 cuccioli.
I punti precedentemente elencati in merito all’accordo tra le parti rappresenta una indicazione/consiglio e possono essere modificati a proprio piacimento prima della monta.